Parliamo allora di quelli potenziali: poco tempo fa stavo traducendo in italiano, dall'inglese, un contratto che prevedeva l'installazione di un impianto fotovoltaico sui tetti di alcuni edifici.
Avevo trattato l'argomento fotovoltaico varie volte in passato, ma solo dal punto di vista puramente tecnico: progettazione di centrali solari, metodi per il calcolo del rendimento e così via.
Bene, comincio a leggere e ad un certo punto mi imbatto in una frase: «The SPV - Special Purpose Vehicle...» e mi blocco, incredulo. Mi dico: ma "SPV" è la sigla di "Solar PhotoVoltaic", e cioè [Impianto] ad energia solare. Cosa c'entrano gli Special Purpose Vehicles, e cioè - per come la capivo io - i Veicoli per Impieghi Speciali? Nel preambolo, nell'articolo 1 e nell'articolo 2 si è parlato di impianti fotovoltaici, ed ora parlano di veicoli?
In effetti dopo una rapida ricerca ho capito che i tecnici, gli avvocati, il notaio che avevano avuto a che fare con l'atto non avevano preso una sbornia collettiva. Era tutto vero: SPV significa anche Special Purpose Vehicle; ma questa espressione indica una società con uno scopo speciale! In italiano si traduce con «Società di progetto».
Questo errore potenziale rivela due aspetti fondamentali del lavoro del traduttore:
- questi deve diffidare sempre del significato apparente delle parole e delle espressioni, e
- deve essere consapevole che non si finisce mai di imparare e scoprire sempre cose nuove.
E questo è l'aspetto più bello della professione.
Per capire meglio cos'è una SPV, consultate Wikipedia a questo link.
Ecco un SPV come me lo immaginavo. Certo, i
6.600 cc di cilindrata di un Hummer non hanno molto a che
fare con il risparmio energetico, cuore della
filosofia del fotovoltaico!
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